Maranola
Maranola è un borgo medioevale che si erge su una roccia ai piedi del monte Altino ad una
altezza di 270 mt sul livello del mare.
Il borgo antico si trova all'interno di una cinta muraria che un tempo serviva per difendersi
dalle incursioni degli invasori.
Si accede attraverso un'unica porta a forma di arco.
A difesa della porta d'ingresso si ergeva un rivellino che fu' abbattuto verso la fine dell'800.
Ne è rimasta la base con scala a semicerchio detta " il seggio ".
Sulla parte bassa da osservare altre tre torri quadrate della cinta muraria.
Tra i monumenti da visitare, spicca la chiesa di Santa Maria dei Martyres, ricca di tesori
artistici, tra cui il presepe in terracotta del XVI secolo, gli altari barocchi e diversi affreschi.
Ricordiamo, inoltre, la chiesa di San Luca Evangelista con la cappella del Corpo di Cristo,
alcuni stucchi del 500 e affreschi venuti alla luce recentemente in occasione di lavori di restauro.
La chiesa dell'Annunziata si trova al di fuori della cinta muraria ed è in stile gotico
Conserva numerosi quadri tra i quali la Madonna con il Bambino tra Sant'Antonio e San
Francesco, opera di Arcuccio Angelillo.
Al fianco, entrando sulla destra, si puo' visitare la "cappella" di Sant'Antonio, edificata
con il contributo dei cittadini di Maranola e dei residenti in America, sotto la guida di Don
Carlo Piccolini.
In periferia, ricordiamo la chiesa di San Rocco e della Madonna del Castagneto.
Maranola, gode di vista a terrazza dalla piazza " Ricca ", con veduta sullo splendido golfo
di Gaeta.
Offre, inoltre, numerosi itinerari : dal magnifico mare, con le bellissime spiagge, ai sentieri
incontaminati degli Aurunci.
Tra le tappe ricordiamo il monumento al Redentore, posto sul monte Altino, grazie
all'opera dei maranolesi, guidati da Don Vincenzo Ruggero.
L'opera fu realizzata nel 1901 e vi parteciparono venti diocesi.
Altra tappa di notevole interesse è il santuario di San Michele, situato poco sotto la punta
del monte Altino dentro una roccia incavata.
In origine, verso la meta' dell'ottocento, il Santuario era un monastero, costruito dal
vescovo di Gaeta Giovanni.
Un po’ di storia
Intorno alla meta' dell'ottocento d.C. i Saraceni, con continue incursioni depredatrici,
invasero il golfo di Gaeta, cancellando in poco tempo tutto cio' che si era costruito durante
millenni di storia.
Questo triste avvenimento contribui, probabilmente ad un esodo di massa verso le colline
circostanti, dando origine al nuovo "Castrum" di Maranola.
Il primo documento che ci parla dell'esistenza in Maranola di un castello e dei suoi
abitatori, risale al 1029, infatti in quell'anno, Maria detta la "Fondana" e suo fratello Giovanni
sono abitatori del " Castello ".
In un documento del 1041 si parla di una " via carraria de Maranola ", una via per carri,
non pedonale.
Nel 1045 Maranola e' denominata con l'appellativo "castrum", una rocca munita di mura
e di torri. Il documento e' stato redatto in Maranola, alla presenza di "Iohannes", notaio del
sopradetto castello.
Nella bolla di Papa Adriano IV del 1158, che conferma la giurisdizione della diocesi di
Gaeta al vescovo Giacinto, sono elencate le chiese esistenti nel territorio di Maranola :
S. Martino, S. Giovanni, S. Angelo sul monte Altino, S. Giovanni di Palazzo, S. Nazario e
la chiesa di S. Croce in fiumicello.
Nella bolla di Papa Alessandro III, del 1170, alle suddette chiese si aggiungono quella di S.
Maria in Castagneto e di S. Nicola de Militis.
Nel luglio 1191, Re Tancredi concede ai Gaetani il castello di Maranola, con i suoi territori .
In seguito, sotto la potente signoria dei Caetani furono costruite le mura di fortificazione
costituite; nella parte alta da un tratto, detto "Castello" e, ad ovest, da una cinta muraria
dall'aspetto maestoso conferitole, in particolar modo, dalle tre torri.
L'unico ingresso al castello rimaneva il "Rivellino".
Nel 1347, Nicola Caetani, per riconquistare le terre perdute di Mola, Castellone e Traetto,
pose l'assedio a Maranola.
Alla morte di Nicola, successe il figlio dodicenne Onorato I.
Sotto di lui Maranola visse un periodo florido, durante il quale si eressero i principali
monumenti.
Alla fine del XIV secolo, Onorato I fece costruire il castello, che da lui prese il nome :
Castello Onorato .
Del sec. XV e' lo statuto di Maranola. Da esso rileviamo che i casali di Ponzanello,
Mamurrano e Trivio erano sotto la giurisdizione "della suddetta Universita".
Nel 1414, il castello di Maranola fu venduto a Pietro Origlia, conte di Caiazzo.
In seguito, Cristoforo Caetani pretese la restituzione del castello e vi pose l'assedio.
Nel 1428, la terra di Castellonorato fu divisa da quella di Maranola e ne prese la quarta
parte del territorio.
Nel 1491, Onorato II lascia a Caterina Pignatelli il castello di Maranola, con molti beni .
Nel 1504, la contea di Fondi, della quale faceva parte Maranola, passa a Prospero Colonna.
Nel 1691, la contea fu aggiudicata a Don Antonio Carafa per 102 mila ducati, la sua
famiglia la possedette fino al 1806.
Nel 1928, con R.D. del 26/5 il Comune fu soppresso ed aggregato a quello di Formia.
Fino a quella data, era stato " autonomo ", con un vasto territorio che confinava con
Spigno, Minturno e Formia, fino alla statale Appia.
Ad essa erano appartenenti le frazioni di Trivio, Castellonorato ed i casali di
Ponzanello e Mammurrano.
Come ci si arriva . . . .
Il borgo collinare di Maranola, dista dalla
vicina cittadina di Formia circa Km 3.0.
Per raggiungere il centro si puo' utilizzare:
- La linea ferroviaria Roma Napoli, fermata alla stazione di Formia,
- L'autostrada A1 Roma Napoli, uscita a Cassino, direzione Formia,
- La S.S.7 Appia proveniente da Roma di circa Km 140,
- La S.S. Domiziana proveniente da Napoli di circa Km 90.
Nel borgo collinare vi sono per alloggiare alcuni Bad & Breakfast.